Crisi di Coppia

Una terapia di coppia viene solitamente chiesta quando il disagio attuale viene visto come riguardante la coppia e non uno solo dei due partner. C’è solo un’importante eccezione, ovvero il sintomo sessuale (impotenza, eiaculazione precoce per lui; vaginismo, anorgasmia per lei, ecc.), che solo apparentemente può essere attribuito ad un singolo membro della coppia. Infatti accade spesso che curando il sintomo in un solo partner, assistiamo all’insorgenza di un sintomo complementare nell’altro.

La coppia in crisi può manifestare il proprio disagio attraverso alcune tipiche modalità:

conflittualità accesa, che non porta ad una vera risoluzione delle questioni e che spesso avviene anche in presenza dei figli

mancanza di dialogo e comunicazione: “sembriamo due estranei… ormai nessuno sa più niente dell’altro”, sensazione di camminare su due binari paralleli, che non litigano, semplicemente perchè non si incontrano mai

sensazione di essere trascurati e non ascoltati da tempo: non c’è più la voglia di stare insieme, vicini, di coccolarsi, fino ad arrivare ad un silenzio sessuale tra i partner

– sensazione che tornare a casa non sia piacevole

– frequenti diverbi e disaccordi inerenti la crescita ed educazione dei figli.

Dobbiamo subito chiarire che nella vita della coppia i conflitti sono inevitabili. Affrontarli in maniera costruttiva può trasformarli in opportunità di crescita. Raramente però sappiamo davvero gestirli.

A volte i conflitti vengono evitati. Se i conflitti riguardano aspetti importanti della relazione, il fatto di non parlarne può allontanare i partner. E se il non parlare diventa un’abitudine, ci sia allontana sempre di più.

La permanenza del conflitto ed il suo dilagare possono al contrario portare a ferirsi a vicenda, facendo perdere energia, benessere e serenità. I principali temi caldi tra le coppie ruotano attorno alle seguenti aree: questioni economiche, gestione del tempo libero, confini con le rispettive famiglie d’origine, educazione dei figli, sessualità.

Per uscire dal conflitto dobbiamo spostarci su un altro livello, domandandoci di cosa davvero stiamo discutendo, aldilà di quello che ci stiamo esplicitamente dicendo. Quale bisogno emotivo profondo si cela dietro le nostre istanze emotive e quelle del partner? In che modo involontariamente contribuiamo alla sofferenza del partner e lui/lei alla nostra? Quali antiche ferite si riattualizzano nel rapporto di coppia?

In che modo la terapia può aiutare?

Chiedere l’aiuto di un terapeuta formato alla terapia di coppia può essere fondamentale per rimuovere ostacoli che impediscono ai partner di darsi benessere.

Il sistema terapeutico lavora per aiutare i partner ad appianare divergenze, imparare a sciogliere fraintendimenti, affrontare i conflitti, riconoscere ed affrontare la propria collera e quella del partner, ricomporre una lite.

In alcuni casi (la minoranza) la terapia può invece aiutare a capire che la situazione è degenerata da troppo tempo, gli ostacoli da rimuovere sono troppo grandi, il cuore di uno o entrambi i partner è indurito, chiuso o batte altrove. Possono emergere diversità e conflitti insanabili. E’ in questo secondo caso che la funzione della terapia diventa quella di aiutare i due partner ad avviarsi verso una separazione, gestita in modo più sano e rispettoso. Aumentare la comprensione reciproca e la comunicazione può aiutare a prendere la decisione di separarsi con meno astio, meno rabbia, meno dolore. Diventa fondamentale aiutare ciascun partner ad elaborare il lutto del sogno di un progetto comune, la sensazione di fallimento, i sensi di colpa. Comprendere cosa non ha funzionato e perché non è riparabile, può essere un prezioso apprendimento per il futuro, un grande dono che ciascun partner fa a se stesso, all’altro e ai propri figli.

“Avevamo tutto per essere felici, ma non riuscivamo ad esserlo”

Fabio Volo, Una gran voglia di vivere

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